Prosegue il mio viaggio nelle storie di straordinaria maestrìa. Oggi vi racconto di una realtà imprenditoriale che mi aveva incuriosito. Tempo fa avevo letto che in questa azienda la giornata di lavoro inizia leggendo un libro. Si avete letto bene, prima di iniziare a lavorare si legge un libro.
Vi parlo della MotivexLAB di Avigliana. Si trova ad una ventina di chilometri dal centro di Torino, lungo la statale per la Val di Susa. Oltre i luoghi storici dell’industria automotive, quella cintura di comuni e cittadine, lungo la tangenziale, dove una volta era un fiorire di capannoni e di terzisti del gruppo FIAT. Poi col tempo le cose sono cambiate. Questa azienda ha una storia più recente. Si è specializzata nei test distruttivi sui materiali del settore automobilistico, i loro clienti sono imprese come Ferrari, Bmw, Maserati, Volvo, Ducati, Fca, Mercedes. Per quei grandi marchi fermare la linee produttive, anche solo un paio di ore, a causa di pezzi difettosi, significa perdere decine di migliaia di euro.

L’attività comincia quasi vent’anni fa, nel 1998, quando Paolo Pollacino, il fondatore e anima dell’azienda, chiude a malincuore il capitolo della sua vita dedicato alle corse automobilistiche nei rally e con tutti i suoi risparmi decide di mettere su un piccolo laboratorio di test sui materiali metallici per il comparto automotive.
All’epoca aveva 26 anni, di giorno faceva il rappresentante di libri scolastici mentre la notte si allenava sulle stradine di montagna per le gare. Incoscienza o intraprendenza, o tutte e due le cose insieme? Fatto sta che Pollacino inizia la sua avventura imprenditoriale. Tutta in velocità, la stessa condizione che gli serviva per guidare un’auto da rally.
Qualche anno dopo arriva a dargli manforte Elisabetta Ruffino, oggi responsabile marketing dell’azienda, che afferma: “Se siamo riusciti a superare la crisi economica e a crescere lo dobbiamo al fatto di aver puntato sulla velocità: noi, infatti, consegniamo i test ai responsabili qualità dei nostri clienti in 24 ore, altrimenti è gratis. Restituiamo i soldi, per capirci…”.
Caspita!, ma come è possibile coniugare velocità di esecuzione dei test ed accuratezza? Alla MotivexLAB utilizzano strumentazioni all’avanguardia, basti pensare che il microscopio elettronico che utilizzano nei laboratori di Avigliana è lo stesso del Reparto Investigazioni Speciali dei Carabinieri di Parma, più noto ai più come RIS. Pollacino ha una sua teoria secondo la quale fare i test è come cambiare le gomme a un’automobile: più tempo si impiega a farlo e più aumenta la possibilità di commettere qualche errore. Non per niente nelle gare di Formula 1 il pit stop avviene in pochi secondi e la percentuale di errore è prossima allo zero. Mentre quando qualche volta il cambio gomme va per le lunghe… ecco che succede il patatrac. Perciò come nei box delle corse, anche in MotivexLAB, il segreto è tutto nell’organizzazione del lavoro, rigida e puntuale, dove ognuno nel team sa esattamente quello che deve fare e in che tempi. Ecco perché è fondamentale l’affiatamento del team.
Nei laboratori alle porte di Torino c’è un clima favorisce la serenità e la coesione. C’è la musica trasmessa in filodiffusione durante l’orario di lavoro, i dipendenti – se lo desiderano – possono di utilizzare una wellness ball invece di una tradizionale sedie per ufficio oltre alla disponibilità di uno spazio attrezzato da palestra.
Ad Avigliana lo stress è bandito con una serie di buone pratiche. Non si timbra il cartellino né c’è il suono della sirena. Quasi fosse un rituale d’inizio giornata, nel primo quarto d’ora, dopo le 8,30, tutti in cerchio, titolari e collaboratori, una quindicina di persone, leggono un brano di un libro. Quasi sempre si tratta di storie di imprese industriali, ma talvolta anche sportive.
Questa pratica mattutina ha fatto sì che molti di loro hanno ritrovato passione per la lettura. Capita sovente che a seguito della lettura del libro, ciascuno dei partecipanti rende partecipi i colleghi di quello che sta facendo, “dando i numeri”.
Così il tecnico dirà quante analisi ha svolto il giorno prima o quelle che dovrà fare in giornata, la centralinista comunicherà a quante chiamate ha risposto o a quante e-mail ha dovuto dare risposta, l’amministrazione quante fatture ha emesso e quanti incassi ha fatto e così via.
In questa azienda, così facendo, ogni dipendente è partecipe del lavoro dei suoi colleghi. Lo scambio quotidiano delle informazioni di servizio, da un lato, smorza le eventuali tensioni che potrebbero nascere ignorando le attività di ognuno, dall’altro, rafforza il clima positivo di collaborazione e cooperazione. In fondo viaggiano tutti sulla stessa barca.
Fra lettura e numeri si sperimentano nuove frontiere del lavoro. Non solo funziona, ma la garanzia “se non consegnamo i risultati in 24 è gratis” è una leva formidabile di marketing e di comunicazione, che per essere rispettata ha bisogno di un gruppo davvero coeso e motivato. E voi ci avete mai pensato di leggere un libro prima di cominciare la vostra giornata di lavoro?